Dal 1623 al 1644 il soglio pontificio fu occupato da Urbano VIII Barberini, papa umanista, poeta e raffinato mecenate, il cui regno coincise con l’affermarsi della grande stagione barocca. In occasione dunque del quattrocentesimo anniversario dell’inizio del pontificato di Maffeo Barberini, e in concomitanza con la mostra dal titolo L’immagine sovrana. Urbano VIII e i Barberini inaugurata a Palazzo Barberini, una delle sedi delle Gallerie Nazionali di Arte Antica, la Presidenza della Repubblica dedica un itinerario di visita ai luoghi del Quirinale legati a un pontefice che fu tra i protagonisti assoluti della storia e della cultura del Seicento.
La storia del Palazzo è strettamente legata al pontificato Barberini, tanto che il perimetro attuale del complesso presidenziale fu determinato dagli interventi commissionati da Urbano VIII nei primi anni di regno, che consentirono un notevole ampliamento dei giardini e trasformarono il Quirinale, cingendolo di mura, in una cittadella fortificata, mentre a breve distanza si andava costruendo il grande palazzo della famiglia Barberini. Il papa soggiornò a lungo in Quirinale e il Palazzo fu teatro di eventi di portata storica, come l’emanazione di alcuni atti del processo a Galileo Galilei nel 1633, ma anche di fatti meno noti quali le pratiche astrologiche organizzate nel 1627 da Tommaso Campanella nelle stanze di Urbano VIII.
In Quirinale Urbano VIII fece riallestire l’appartamento estivo, corrispondente all’area dove ora si trova lo Studio del Presidente, e ancora oggi nelle volte di due sale campeggiano le api araldiche dei Barberini. Collegato al nuovo appartamento del papa era quello che ancora oggi è noto con il nome di Passaggetto di Urbano VIII: lo stretto “corridore”, che collegava l’appartamento papale estivo con quello invernale, presenta ancora oggi undici vedute delle “fabbriche” più rilevanti del pontificato, cui si aggiungono due vedute dedicate al Giubileo del 1625 e la scena dell’assedio di Casale, episodio della Guerra di successione di Mantova che vide protagonista il futuro cardinale Giulio Mazzarino.
Urbano VIII portò in Quirinale anche alcuni degli artisti simbolo dell’età barocca. Anzitutto Gian Lorenzo Bernini, autore della Loggia delle Benedizioni che impreziosisce la facciata del Palazzo collocandosi al di sopra dell’ingresso principale. Francesco Borromini lavorò invece in Quirinale nel 1628, come scultore, realizzando una originale meridiana a quattro facce ideata dal matematico Teodosio Rossi. Collocata originariamente in posizione centrale nel giardino, la meridiana costituiva un elemento cardine per una interpretazione del Quirinale quale simbolica “Cittadella del sole”, sede di un papa che all’inizio del suo regno aveva scelto proprio l’astro solare come emblema del suo pontificato.
Apertura: dal 10 settembre al 29 ottobre 2023
Giorni di apertura: domenica
Orario: 13.30
Durata visita: 1 ora e 20 minuti
Costo: 1.50 euro
I visitatori dovranno presentarsi 15 minuti prima dell’inizio della visita, muniti di un documento di riconoscimento in corso di validità.
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