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Le collezioni

Le porcellane

Nella collezione delle porcellane del Quirinale si conservano oggetti singoli e servizi da tavola delle principali manifatture europee del secolo XVIII (Meissen, Vincennes e Sèvres, Vienna, Doccia ecc.) e XIX (Meissen, Berlino, Vienna, Parigi, Richard, Ginori, Worcester ecc.).

L'interesse storico della collezione è nella sua documentata provenienza dalle corti preunitarie e da documentati acquisti della Real Casa.

Alcuni oggetti provengono addirittura dalla corte di Luigi XV e costituivano un dono del sovrano alla figlia Louise-Elisabeth, duchessa di Parma; altri furono acquistati direttamente a Sèvres dalla duchessa o, dopo la sua morte (1759), dal marito, il duca Filippo di Borbone.

Dopo la sua incoronazione (1878) la regina Margherita si dedicò particolarmente alla trasformazione del Quirinale da palazzo dei papi a reggia d'Italia.

Molto vasellame già delle regge preunitarie fu dunque fatto confluire a Roma, tra questo il raro e prezioso servizio in "masso bastardo" fatto eseguire da Pietro Leopoldo di Toscana a Doccia verso il 1785.

Molti altri servizi furono invece appositamente realizzati presso le manifatture di Meissen, Berlino e Doccia, con una tale quantità di pezzi che il solo Ginori detto "ricevimenti e balli" conta ancora oggi più di 9.000 elementi. In definitiva i principali servizi conservati nella Vasella vecchia sono circa 25, di cui tre di Sèvres (datati dal 1760 e per la massima parte nel 1769) preziosissimi, in pasta tenera, ornati e firmati dai più abili pittori della manifattura con temi floreali su fondo vert, vignette con uccelli su fondo bleu-céleste e motivi roses et mosaiques .

I pezzi di Meissen, databili già nel secondo decennio di attività della manifattura (la porcellana viene scoperta in Europa nel 1710 proprio a Meissen), sono di qualità eccezionale e presentano in alcuni casi la rara sigla KPM e le pitture di cineserie di J. G. Heroldt.

Nel suo complesso la collezione di porcellane del Quirinale, in cui i pezzi occidentali ammontano a circa 38.000,  si può considerare di livello non inferiore a quello delle principali collezioni mondiali.

Nella collezione è compreso anche un importante nucleo di pezzi orientali (Cina e Giappone) in massima parte dei secoli XVIII e XIX che rappresentano svariate tipologie decorative; molti oggetti provengono dalla collezione ducale di Parma, mentre un gruppo di grandi vasi del Giappone faceva già parte delle collezioni pontificie, come attestano i piedistalli lignei con stemmi papali, fra i quali ricordiamo i sei di Clemente XIV Ganganelli (1769-1774) intagliati da Giovanni Grespi nel 1774.